Oggi parleremo dei pronomi diretti e indiretti, uno degli argomenti più complicati nell’apprendimento dell’italiano e che crea non pochi problemi agli spagnoli.

Il pronome è una parte variabile del discorso che sostituisce il nome.  Ce ne sono di diversi tipi, ma oggi ci soffermeremo sul pronome personale.

Ha due forme:

  1. soggettiva (io, tu, lui/lei, noi, voi, loro);
  2. obliqua (complemento oggetto o complemento di termine). Nella forma obliqua distinguiamo poi la forma atona dalla forma tonica.

I pronomi diretti sostituiscono il complemento oggetto (directo) quando rispondono alle domande “chi?”,“cosa?”.

FORMA ATONA FORMA TONICA
MI ME
TI TE
LO/LA LUI/LEI
CI NOI
VI VOI
LI/LE LORO

 

FORMA ATONA

  • I pronomi diretti atoni si collocano PRIMA del VERBO

Li ho chiamati ieri.

Le conosco da 10 anni.

  • La negazione “NON” va PRIMA del VERBO

Non ti aiuto a fare i compiti.

  • Se ci sono due verbi o se il verbo è al gerundio o all’imperativo, SEGUONO il VERBO.

Verrò a trovarti.

Guardandola meglio mi sembra di conoscerla.

  • LO,LA,LI,LE concordano in genere e in numero con il nome che sostituiscono:

Quando vedi Mario? Lo vedo domani.

Quando vedi Maria? La vedo domani.

Quando vedi i tuoi amici? Li vedo domani.

Quando vedi le tue amiche? Le vedo domani.

  • LO,LA à L’ davanti a “h” o a vocale

L’ho chiamato ieri sera.  (lui)

L’ho vista stamattina a lavoro. (lei)

FORMA TONICA

  • Questi pronomi SEGUONO il VERBO e si usano per FAR RISALTARE QUALCOSA O QUALCUNO

Vuole te. (e non me)

  • Si usano in combinazione con una PREPOSIZIONE

Questo regalo è per lei. (e non per te)

Ecco, adesso, alcuni dei verbi che sono sempre seguiti da complementi diretti:

Aiutare (Io lo aiuto; Io aiuto lui, non te)

Ascoltare (Non la ascolto; Io ascolto lei, non te)

Seguire (Li segua!)

Ringraziare (La ringrazio; Ringrazio lei, ma non lui)

Conoscere (Li conosco da 10 anni; Conosco loro da 10 anni, ma non voi)

Vedere (L’ho visto ieri; Ho visto lui ieri, ma non te)

I pronomi diretti  sostituiscono il complemento di termine (indirecto) quando rispondono alla domanda “a chi?”.

Esistono, anche in questo caso, una forma atona e una tonica.

FORMA ATONA FORMA TONICA
MI A ME
TI A TE
GLI/LE A LUI/A LEI
CI A NOI
VI A VOI
GLI A LORO

 

FORMA ATONA

  • La forma atona del pronome indiretto va PRIMA del VERBO (tranne con gerundio e imperativo quando va dopo)

Le telefono quasi ogni giorno.

Telefonale e chiedile se l’aereo è già atterrato.

  • La negazione “NON” si colloca prima del pronome sia che si tratti di un tempo semplice sia che si tratti di un tempo composto.

Non gli chiederò aiuto, farò tutto da sola.

Non gli ho chiesto aiuto, ho fatto tutto da sola.

FORMA TONICA

  • La forma tonica del verbo si colloca PRIMA del VERBO quando si vuole far RISALTARE QUALCOSA o QUALCUNO o DOPO una PREPOSIZIONE

A me non ha detto nulla. (a te invece sì)

Vieni con noi?

I verbi che si combinano con i pronomi indiretti nella loro forma tonica sono sempre seguiti dalla preposizione “A”.

Ecco alcuni verbi che sono sempre seguiti da complemento indiretto:

Chiedere a (Non gli chiedo niente; A lui non chiedo niente, a te sì)

Domandare a (Le domando se sta bene; Ho domandato a lei se stesse bene, non a te)

Telefonare a (Gli telefono domani; Telefono a lui domani, ma non a te).

ATTENZIONE!

  • “Chiamare” e “telefonare” possono essere dei sinonimi ma non si utilizzano con gli stessi pronomi.

Chiamalo oggi pomeriggio.  (chiamare)

Telefonagli oggi pomeriggio. (telefonare a)

  • Cercate sempre di utilizzare correttamente i pronomi personali atoni diretti e i pronomi personali atoni indiretti alla terza persona singolare e plurale. In italiano, non tutti i verbi necessitano la preposizione “A” come accade spesso in spagnolo. Quindi fate attenzione alla domanda e alla risposta (“CHI?” o “A CHI?”)