La nota controversia sulla «questione linguistica», alla quale svariati autori italiani hanno dedicato numerosi scritti, sembra non avere più molta importanza ai giorni nostri, soprattutto dopo l’avvento della televisione.

Petraraca, Alighieri, Manzoni e tanti altri si sono interrogati a lungo su quale fosse il dialetto più corretto che tutti gli italiani dovessero adottare e parlare. Sebbene, in principio, il toscano sembrò avere la meglio e da sempre è considerato «il perfetto italiano», gli italiani hanno cominciato grazie alla televisione ad imparare l’italiano e a parlarlo correttamente.

Tuttavia, indipendetemente dall’estrazione sociale, il dialetto ha continuato a rappresentare un’irrinunciabile risorsa per gli italiani.

All’apporto offerto dalla tv, bisogna aggiungere che nella seconda metà del XX secolo l’Italia è  mossa da continui mutamenti: la gente del sud si sposta verso il nord e l’italiano si converte nella lingua di comunicazione più adeguata per poter parlare con la gente del nord (essendo i rispettivi dialetti troppo diversi per poter veicolare tale tipo di comunicazione). L’emigrazione, quindi, con i successivi contatti e scambi tra nord e sud, se da da un lato ha favorito il diffondersi della lingua italiana come lingua di stato, dall’altro le varietà dialettali al sud si difendevano con forza.

Rispetto al passato, è meno frequente incontrare qualcuno che -seppur con qualche errorino- non parli correttamente italiano in Italia, dato che è necessario, oltre che per comunicare, anche per redigere documenti ufficiali, fare affari, ecc. … L’uso del dialetto, sebbene sia più diffuso tra le classi meno istruite, non può quindi sostituire l’italiano.

Una delle cose più sorprendenti dei dialetti è che non esiste una sola varietà per regione, bensì svariate. All’interno della stessa provincia , per esempio, si possono riconoscere differenti intonazioni, nuovi vocaboli e addirittura differenti significati attribuiti ai vari vocaboli.

Infine, non dimenticate che molti dialetti italiani sono parlati in diverse parti del mondo oltre che in Italia, per esempio in Canada e negli Stati Uniti, per la forte emigrazione avvenuta nel XX secolo.

Vi lascio adesso ad un divertentissimo e geniale Enrico Brignano, un comico italiano molto popolare, che riproduce alla perfezione tutti i dialetti regionali dal nord al sud Italia.

Quanti ne riconsocete voi?